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F1 | GP Bahrain 2022: analisi prove libere

Verstappen leader davanti alle Ferrari. Sorprese Alpine, Alfa Romeo e Haas nella top-10. La Mercedes prosegue nel comprendere e analizzare la W13 B

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Max Verstappen ha ottenuto la miglior prestazione al termine della seconda sessione di prove libere che si è svolta presso il Bahrain International Circuit, sede del GP Bahrain, prima tappa dell'annata 2022. L'olandese della Red Bull ha fermato il cronometro sull'1:31.936 con pneumatici soft. Il campione del mondo in carica ha mostrato quanto possa essere valida la nuova RB18 sia nella simulazione qualifica sia nella simulazione dei long-run. La monoposto anglo-austriaca si è distinta per l'ottimale bilanciamento in ogni condizione e con le differenti mescole.

Così come era già emerso nell'arco dei test pre-season in Bahrain, la vettura è precisa in inserimento curva all'avantreno con un retrotreno molto stabile in trazione e a centro curva. In virtù della bontà tecnica del progetto, anche se una risposta definitiva in merito ai livelli di competitività la si avrà solamente domani dai riscontri derivati dalle qualifiche, il team Milton Keynes può già focalizzarsi sull'ottimizzazione dei settaggi senza dover spendere tempo in prove comparative come ad esempio ha dovuto fare la Mercedes in ambedue le sessioni di prove libere odierne.

Alle spalle di Verstappen vi sono le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, rispettivamente secondo e terzo. La F1-75 sta dando continuità a quanto di positivo si è denotato nell'arco delle prove invernali. La nuova vettura della Scuderia di Maranello si è messa in luce per la consistenza nei crono e per l'affidabilità dimostrata, dato che fondamentalmente è stata l'unica monoposto a non aver avuto alcun intoppo. Il monegasco ha massimizzato la performance soprattutto nel tratto centrale, quello più tecnico e guidato.

Il secondo settore del Bahrain International Circuit composto da curve veloci e da due punti di frenata, curva 8 e curva 10, che richiedono carico aerodinamico, anteriore preciso in inserimento, stabilità nella fase di frenata e grip meccanico al retrotreno. La prima delle Mercedes è quella di George Russell. Il costruttore tedesco ha incentrato il programma di lavoro sull'analisi e la comprensione della versione B della W13 E Performance proseguendo il lavoro sulla medesima lunghezza d'onda di quanto fatto nell'arco delle prove invernali la scorsa settimana.

Nella nuova configurazione dei vertical sidepods, la conformazione della struttura anti-crash è diventata un profilo alare in grado di controllare il flusso d’aria che lambisce la zona superiore delle pance. Questo disegno rivoluzionario ha portato a una diversa inclinazione dei radiatori, ma soprattutto un differente smaltimento del calore della componentistica interna della power unit e della trasmissione. Con una carrozzeria così ‘attillata’ a fini aerodinamici, le temperature di esercizio si innalzano e potrebbero insorgere delle problematiche con temperature dell’ambiente elevate come ad esempio a Singapore.

Per ovviare a questa potenziale problematica, i tecnici della Mercedes hanno svolto un meticoloso lavoro nel raffreddamento interno della monoposto, posizionando delle branchie sul cofano motore per evacuare maggiormente il calore. Il design rivoluzionario dei vertical sidepods sta rappresentando una sfida tecnica notevole per i tecnici di Stoccarda, ma allo stesso tempo sta creando più di un grattacapo. Per massimizzare i flussi d'aria attorno al corpo vettura, è stata portato alettone anteriore rivisto con un profilo alare superiore più simile a quello della presentazione che a quello ondulato dei test.

L'ala anteriore influenza l'andamento dei flussi che investono il resto della monoposto, conseguentemente rappresenta una componente aerodinamica vitale nella pulizia del flusso d'aria e nel bilancio aerodinamico tra i due assi. Oltre a questo, Hamilton ha testato un nuovo fondo in mattinata che, però, è stato scartato nel turno pomeridiano dato che evidentemente non ha offerto i riscontri che nel team si aspettavano che fornisse. Il nuovo disegno presentava una sezione laterale alzata verso la parte terminale, in modo tale da evacuare i flussi nel momento in cui la vettura si avvicina al suolo provando a scongiurare una perdita di carico aerodinamico che causa il famigerato porpoising.

Alle spalle del pilota britannico vi sono un po' a sorpresa sorpresa Fernando Alonso, quinto, e Valtteri Bottas, sesto. Sia l'Alpine sia l'Alfa Romeo erano state due tra le monoposto più afflitte da problemi tecnici nei corso dei test in Bahrain e a Barcellona. La A522 presenta una veste aerodinamica rivisitata nella zona dei sidepod seguendo la filosofia della Ferrari con la F1-75. La zona finale della carrozzeria delle fiancate è stata rialzata e non presenta uno scivolo che va verso il basso meno netto.

In questo modo i flussi d'aria lambiscono sempre la zona superiore delle fiancate alimentando il fondo, ma così facendo le turbolenze generate dagli pneumatici all'asse anteriore rimangono distaccate dalla zona centrale del corpo vettura. Questa soluzione aerodinamica è presente solamente sulla vettura dello spagnolo. Segnali positivi anche da parte della C42 con al volante il finlandese. Nonostante un intoppo nel turno mattutino, il finnico sembrerebbe trovarsi a proprio agio con la vettura, soprattutto per quanto concerne la guidabilità che offre la Power Unit Ferrari 067.

Solamente settimo Sergio Perez con la Red Bull, a un secondo dal compagno di squadra che ha preceduto la Haas di Mick Schumacher. La VF-22 sembrerebbe essere nata molto bene sotto la supervisione del progettista Simone Resta. I lampi nei test da parte del tedesco e del rientrante Kevin Magnussen, oggi decimo, erano stati il preludio di una vettura che potrebbe consentire al costruttore statunitense di fare un balzo in avanti per quanto concerne le gerarchie in griglia.

La Haas è motorizzata Ferrari, un'ulteriore prova del fatto che la nuova Power Unit 067 SuperFast pare sia un passo avanti non indifferente rispetto all'annata antecedente, nonostante l'introduzione del biocarburante E10 che avrebbe comportato un'iniziale perdita di potenza stimata in 20 CV. La prima delle McLaren è quella di Lando Norris, undicesimo. La MCL36 ha avuto svariati problemi nell'arco delle prove invernali in Bahrain che ne hanno rallentato notevolmente il programma di lavoro.

Con gli inconvenienti tecnici avuti la scorsa settimana, il costruttore britannico ha perso svariato tempo non potendo testare la vettura nelle diverse condizioni. In particolare l'impianto frenate all'avantreno si è rivelato piuttosto problematico tanto che ha richiesto un nuovo disegno e la rottura del coprifuoco da parte dei tecnici questa notte.  Indietro momentaneamente l'AlphaTauri e l'Aston Martin. Le monoposto della Scuderia di Faenza di Pierre Gasly e Yuki Tsunoda, 13° e 14°, hanno chiuso davanti vetture inglesi di Lance Stroll e Nico Hulkenberg, 16° e 17°. Tra la AT03 e l'AMR22 si è issata l'Alfa Romeo del debuttante Guanyu Zhou.

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